mercoledì 27 luglio 2011

Stì tedeschi

Siamo stati al mare.
Il posto era bellissimo, attrezzato per i bambini, infatti l'ho scelto proprio per loro.
Tra le cortesie per gli ospiti c'era la possibilità di mettere i giochi in un luogo comune e lasciarli in spiaggia.
Va da sè che, in una società civile, nemmeno ci pensi che si possano prendere dei giochi destinati al divertimento di bambini.
E mi capitano 2 episodi che mi lasciano sbalordita:
1. è una giornata con tempo variabile, siamo sul bagnasciuga perchè ci sono pochissime persone e abbiamo la fortuna di avere l'ombrellone in prima fila. I miei bimbi hanno sparpagliato i loro giochi e si divertono con secchiello e paletta. Ad un certo punto il mio grande prende una paletta poco distante e comincia a giocare. Arriva una mamma e fa 'scusa eh!' e gli toglie la paletta. Poi mi guarda e mi fa 'E la terza che compro, me le PRENDONO tutte'. Si ma hai tolto la paletta ad un bimbo che giocava, ti rendi conto?
2. un tizio (a questo punto credo il marito della precedente altrimenti non me lo spiego) mio vicino di ombrellone scriveva il nome sulle palette e secchielli. Forse lo guardavo insistentemente perchè si gira e mi fa 'meglio essere previdenti, con tutti stì tedeschi in giro'! (non guardà a me guarda a' mano)
Se avessi più proseliti indirei il concorso per le peggiori situazioni da spiaggia...per ora sono prima, non voglio sentir ragioni!

venerdì 15 luglio 2011

Relativismo

E' che ti vedo sempre responsabile.
E' che sei sempre presente quando la piccola sta per farsi male e la sorreggi, quando io la sgrido e tu l'abbracci.
E' che al mare mi ricordi che ti devo spalmare la crema protettiva.
E' che non vai mai a mangiare nel salone, altrimenti poi trovi le briciole sul divano e ti dà fastidio.
E' che nascondi la tua forbice per non farla prendere alla piccola.
E' che in macchina, se mi distraggo e non ti allaccio la cintura, mi sgridi.
E' che ti butti in acqua solo se c'è un adulto con te.

Ed io mi dimentico che hai solo 4 anni e sei comunque piccolo.
E che quella ciocca di capelli che hai tagliato con il tagliabarba è nella norma di un bimbo curioso.
Scusa se mi sono arrabbiata con te, e' che io sono incosciente e pretendo che sia tu ad avere il senso del 'giusto'.

venerdì 8 luglio 2011

Un buddha sul comodino

La mia piccola ha un problema ai denti.
Così mi metto in marcia, con le pagine gialle della mia città alla voce 'dentista' e ne cerco qualcuno che tratti dei bimbi così piccoli, che mica è facile. La povera vittima (vittima neanche tanto perchè il dentino ha avuto l'ascesso a seguito di una caduta, se stesse ferma 5 sec all'ora ci eviteremmo tanti viaggi al PS) in auto con me, a prendere un rifuto dopo l'altro. La risposta più frequente era: 'ma la piccola non collabora', grazie al secchio ha solo 20 mesi che vuoi che faccia?
Quindi sono sull'orlo di una crisi di nervi, anche perchè da qualche parte il mio cervello ha ripescato tutti i casi di cronaca di bimbi morti per infezioni banali (lo so, sono esagerata, ma in preda all'ansia mi è venuto in mente di tutto) quando giungo dall'ultimo dentista, che ha curato mio marito adolescente.
Un fronte priva di qualsiasi ruga di espressione, una distesa di cellule rosee completamente compatte e levigate...possibile che quest'uomo non si arrabbi mai? Si, possibile. Infatti aspetta me che recupero la piccola che già si arrampica sulle sedie e sul tavolo della sua sala d'attesa e poi corre nella sala visite per salire su quella che io ho chiamato giostra (la poltrona) per andare su e giù...Paziente, aspetta, quando è certo di avere la mia attenzione, comincia con voce monotona, bassa e tranquilla a spiegarmi cosa avesse la piccola e il comportamento corretto da seguire. Mezz'ora in cui io e mia figlia eravamo rapite, ferme, calme, cullate da quella voce, sembrava di essere distese su un letto, in un bosco, silenzio intorno... che pace... Mi scusi se la interrompo, ma non è che posso avere una sua miniatura sul comodino?